Bologna Design Week 2019, il programma. Che meraviglia la città dei creativi

Sei giorni nel regno del design celebrando i cent’anni del Bauhaus

Bologna Design Week, la presentazione (FotoSchicchi)

Bologna Design Week, la presentazione (FotoSchicchi)

Bologna, 23 settembre 2019 - Quante volte si è sentito dire che Bologna è uno splendido museo a cielo aperto? Tante. Ma ogni volta che si ripresenta una manifestazione capace di utilizzare la città e le sue ricchezze architettoniche con un nuovo punto di vista, allora si riattiva il senso inedito di stupore e magìa che si ha nello scoprire tutto da un nuovo punto di vista. Proprio 'Wunderkammer' è il tema guida della quinta edizione della Bologna Design Week, al via oggi (il programma giorno per giorno).

Il concetto di camera delle meraviglie, dal Cinquecento a oggi, continua a illuminare la via dell’umanità verso la curiosità. «La nostra idea – racconta Elena Vai, direttore creativo della BDW, che ha voluto questa esperienza in sinergia col general manager Enrico Maria Pastorello – tiene conto della forma estremamente temporanea della manifestazione che in sei giorni prende corpo e vita e, per giustificare il suo passaggio, deve lasciare un’impronta nella memoria del visitatore. Ecco perché la traccia doveva essere un inedito, una meraviglia, una sperimentazione».

E prosegue: «Molto più che nelle passate edizioni, non è un progetto di business, è un progetto culturale per cui abbiamo scelto dei luoghi storici afferenti al patrimonio culturale e quindi un museo, un teatro, la Cineteca, case private recuperate e un invito alle aziende, ai progettisti, a mettersi attorno a un tavolo e chiedersi quale possa essere un evento culturale che riesca a creare meraviglia in questo nostro tempo».

Ecco perché si è scelto di legare la Design Week ai 100 anni della scuola del Bauhaus e di analizzare il portico, simbolo della città e in corsa Unesco, come spazio pubblico, nella sua caratteristica di luogo di incontro. Intessere nuove relazioni tra chi produce, chi pensa, chi crea e le istituzioni che spesso hanno bisogno di nuovi stimoli, è il filo rosso delle meraviglie, stimolate da progettisti che hanno studiato installazioni e mostre site specific e immersive.

Dalla Fiera dove va in scena il Cersaie, partner della Design Week, alle Due Torri, non resta altro che esplorare, con la possibilità di costruirsi un proprio percorso grazie all’applicazione BDW19 e alla mappa virtuale da scaricare, perché di eventi ce ne saranno davvero tanti. Già si parla di 'Human Proportions', l’installazione in piazza del Francia progettata da Massimo Iosa Ghini o del Padiglione Esprit Nouveau, ovvero la Palazzina Le Corbusier, stata coinvolta come 'camera' in cui inoltrarsi, scoprendo con l’azienda faentina Gigacer, eccellenza nei materiali ceramici, il senso del colore secondo il maestro del Movimento Moderno, con il patrocinio della Fondation Les Coloeurs Le Corbusier.

Al teatro comunale l’arte è effimera e trasforma il foyer Respighi, secondo un’idea di Stile Bottega , in un portico cittadino, le cui volte sono però degli impalpabili fogli di tessuto illuminati in modo da riprodurre la trasparenza del giorno. Allo showroom Ultradesign fiorisce il Cassina Project e martedì alle 19 Rodolfo Dordoni terrà un talk per raccontare Dress-Up!, il nuovo divano haute-couture disegnato per il celebre marchio.

L’Università trasformerà Piazza Rossini in un prato verde con l’installazione ‘Erba Voglio’ mentre l’Accademia di Belle Arti celebra il fashion design di cui tiene corsi. Mercoledì ritorna infine la Design Night con oltre 70 destinazioni da scoprire fino a mezzanotte. Tra esse Galleria Cavour, che ospita le proiezioni 'Famous Bathrooms'.

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